Dove finiscono le dita, inizia una chitarra

Ciao bella/o (rivolto a chiunque stia perdendo del tempo prezioso visitando questo blog), finalmente carico e linko un po’ di materiale audio che ho “prodotto” negli ultimi tempi. Lo so, la qualità fa veramente schifo, pero’ dai, pian pianino ci sto provando…
Ringrazio i cump@s di scatolanera sia per il prestito del microfono per la conferenza dei Rein, sia per avermi dato la possibilità di condividere il cd sull’ Africa e in futuro, altri progetti musicali.

La conferenza sul copyleft con i membri dei Rein al CSOA il Molino ve la potete ascoltare sul sito di scatolanera, mentre il cd “Frammenti d’Africa”, ve lo potete scaricare qui.

Ho deciso (prima assoluta!), di condividere d’ora in avanti, oltre alla colonna sonora della mia vita, anche alcuni assaggi compositivi, moooolto scrausi in quanto la qualità della registrazione è quella che è. Una voce, una chitarra su due tracce (ritmica e solista) e pian piano cio’ che la mia mente trasforma in musica lo pubblichero’ con maggior costanza.

raggle taggle
registrata al Kiodofisso con una chitarra zarrissima di cui non mi ricordo piu’ il nome, come programma stiamo utilizzando ancora GarageBand (sic!), speriamo piu’ in là di cominciare ad evolverci…

SonnambuLio
Che schifezza! La voce si sente malissimo, il testo parla della mia, incurabile, insonnia…

Arpeggiando
Per queso ho semplicemente utilizzato audacity e il microfono incorporato del pc, una sera che pioveva, sul letto di camera mia…Due tracce, una per l’arpeggio e l’altra per l’assolo improvvisato.


Caos quotidiano (1)

Figlio Di Puttana-The Zen Circus & Brian Ritchie

Molto bene, oggi c’é il sole e non mi fa male la schiena. Tutti questi dolorini da ipocondriaco arrivano e svaniscono come niente, a dipendenza dello stato d’animo e dal tempo. Ma oggi qualcosa mi turba, piu’ del solito, saranno le parole pesanti che ho sentito ieri sera, oppure il fatto che sono due ore che sto provando a fare un podcast su audacity ma non ce la faccio, cazzo, è mezzogiorno e mezza e sono ancora in pigiama, già fumato e con l’angoscia di uscire, vaffanculo.

Quando non ci sto dentro ho voglia di fare una sola cosa, suonare e ascoltare musica.  Oppure cucinare (sempre ascoltando musica) o pulire la casa (con le cuffiette nelle orecchie) o leggermi un pippone politico tipo l’unico e la sua proprietà di Stirner o la storia del PSA ticinese, ma tanto non ce la faccio lo stesso, dopo due capitoli mando a fare in culo pure loro.

Quando torna a casa mia madre è il momento migliore. La simbiosi atavica che esiste tra una madre e un figlio puo’ migliorare o peggiorare l’andazzo della tua giornata, a prescindere sempre dall’umore di entrambi. Incazzata lei, felice io. Raggiante lei, da suicidio io. Contenti insieme o guerra lampo. Inesistente un’equilibrio tra le parti, si viaggia alla cieca, rapporti a destinazione ignota che perdurano nel tempo, tra una vaisselle non svuotata e un sacco dell’immondizia da buttare via.

Vaffanculo, le 12.49, doccia, barba, ordine, pulizia e adieu.


Niente di cui pentirmi

Ascolta questa chicca…RINO GAETANO – I MIEI SOGNI D’ANARCHIA

Rieccomi. Passata qualche settimana, avrei voluto parlare di molte cose, di come è andata la serata dei Rein (a brevissimo registrazione su scatolanera.noblogs.org), come procedono i lavori in sala prove, il progetto Batman, aggiunte e migliorie al blog…Insomma tante tante cose da dire, da scrivere, da aggiungere…Gonfio di lividi, ferito un pochino nell’orgoglio (e non solo), pieno di dubbi e d’incazzatura, me ne vado al week end monitori, lasciando come ultimo post del 2010 una chicca, in onore a ieri sera, al rancore che covo, alla rabbia che con fatica butto fuori…A chi mistifica, rimpasta, passa da una sponda all’altra, revisiona la storia e crede di essere ancora nel giusto con idee inaccettabili, preferisco rimanere un reietto disadattato, un emarginato, uno zozzone, una zecca, un’idealista, un romantico, in un delirio di idee e passioni senz’altro utopiche ma sicuramente più reali e nobili. Niente di cui pentirmi, sia chiaro, solo una grande e appassionata voglia di riscatto.

Saluti e buon anno a tutt*,

Bardanera