Figlio Di Puttana-The Zen Circus & Brian Ritchie
Molto bene, oggi c’é il sole e non mi fa male la schiena. Tutti questi dolorini da ipocondriaco arrivano e svaniscono come niente, a dipendenza dello stato d’animo e dal tempo. Ma oggi qualcosa mi turba, piu’ del solito, saranno le parole pesanti che ho sentito ieri sera, oppure il fatto che sono due ore che sto provando a fare un podcast su audacity ma non ce la faccio, cazzo, è mezzogiorno e mezza e sono ancora in pigiama, già fumato e con l’angoscia di uscire, vaffanculo.
Quando non ci sto dentro ho voglia di fare una sola cosa, suonare e ascoltare musica. Oppure cucinare (sempre ascoltando musica) o pulire la casa (con le cuffiette nelle orecchie) o leggermi un pippone politico tipo l’unico e la sua proprietà di Stirner o la storia del PSA ticinese, ma tanto non ce la faccio lo stesso, dopo due capitoli mando a fare in culo pure loro.
Quando torna a casa mia madre è il momento migliore. La simbiosi atavica che esiste tra una madre e un figlio puo’ migliorare o peggiorare l’andazzo della tua giornata, a prescindere sempre dall’umore di entrambi. Incazzata lei, felice io. Raggiante lei, da suicidio io. Contenti insieme o guerra lampo. Inesistente un’equilibrio tra le parti, si viaggia alla cieca, rapporti a destinazione ignota che perdurano nel tempo, tra una vaisselle non svuotata e un sacco dell’immondizia da buttare via.
Vaffanculo, le 12.49, doccia, barba, ordine, pulizia e adieu.