Deliri & Kiodofisso the beginning

Ascoltati sto pezzone mentre ti leggi il post!
Dire Straits – Money For NothingDire Straits – Money For Nothing

Sono in fibrillazzione. Domani è una giornata della madonna, i
Rein suoneranno sul palco del Molino con una performance sicuramente da sballo. A chi piace la Patchanka sa benissimo a cosa va incontro: sonorità meticce figlie della globalizzazione, dell’unione tra i generi più moderni a quelli più ancestrali, legandoli a testi intelligenti ed impegnati. Un mix tra chiappe che si muovono e menti attente su messaggi metaforici e diretti.

I figli dei Mano Negra domani sera sapranno mostrare al Molino e a Lugano che la musica che nasce dal basso esiste ancora, che le vecchie tendenze legate al DIY si stanno aprendo ai cambiamenti di questo mondo allucinante. Consapevole che domani sarà la prima di molte (speriamo) serate a nome “Kiodofisso Rekordz”, prima di congedarmi tra le coperte voglio fare un resoconto della giornata di lavori odierna;

Tra mille sbatti e bestemmie che volavano a raffica, qualcosa oggi in saletta si è mosso. Se tutto va bene, entro settimana prossima si registra e sicuramente non mi si vedrà per un po’. Segregato in una stanzetta grande come il mio cesso, tra fumogeni e tempi sopra i 250 bpm, attaccherò la mia bambina cattiva alla Motu, un aggieggione simpatico con la bellezza di 22 canali analogici e 2 per xlr, una scheda audio con i controcazzi. Se il computer, ormai datato ai retrogradi pre Intel della Mac, non mi fa i capricci, altro non mi basterà che provare uno dei numerosi software per fare musica che c’ha regalato uno dei nostri fonici di fiducia e darci dentro. Oggi il mio compare ha fatto le pulizie di primavera posticipate e con ben quattro richiami da parte del Comitato Centrale, mettendo a posto lo spazio Dj del localino, ha creato un angolino che fa paura:, cassoni da non so più quanti watt di potenza (ma tanti), cassone del basso del vecchio impianto del Molino, Kaospad per gli effetti, tastierone anni ’90, mixer 8 canali della Behringer e ampli potente sempre del vecchio impianto. Non c’è mica da scherzare…

Tant’è che se si va avanti così tra non molto avremo le file di ragazzini sbavosi di suonare fuori dal cancello di quest’isola andata a male del CSOA. Sicuro, come no…potremo però almeno dire che ci abbiamo provato, e anche se tra 40 anni saremo ancora li, con l’andropausa, senza denti, a fumar zolfe dalla mattina alla sera, suonando i soliti pezzi che ormai hanno rotto il cazzo, sicuramente, diremo, ne è valsa la pena.

Che altro dire? Se davvero le cose prenderanno la direzione giusta, tra davvero non molto il progetto del cd Batman partirà, e se tutto va davvero bene, entro l’estate prossima avremo tra le mani un cd della Budget con marchiato “Kiodofisso Rekordz”.

C’mon, it’s easy to do!

About bardanera

Figlio di Chernobyl, nato in una fredda mattina autunnale, Bardanera ha, da poco, tirato una linea di demarcazione tra il suo passato e ciò che sta costruendo. Musico, operatore sociale ed attivista libertario, ama i carciofi sott'olio, la musica celtica e suonare il banjo nudo al chiaro di luna. Odia il pop, le divise, e tutto ciò che rende la sua vita e quella degli altri una prigione. View all posts by bardanera

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