L ama

L è innamorato di L, ma L non lo sa. L vorrebbe farle capire quanto gli piace, le sensazioni che le ha dato la prima e l’unica volta che l’ha incontrata. Ma L è consapevole che i sentimenti sono bizzarri, giocano strani scherzi, ti fanno fare strane cose, cose che non vorresti. Ed è per questo che L stringe i denti, aspetta, sa che tra meno di dieci giorni la rivedrà, forse, chissà. Se così non fosse, L aggiungerebbe l’ennesimo sassolino al suo mandala di bigliettini e incenso. Ogni sassolino rappresenta uno smacco, una delusione, una ferita difficile da rimarginare. Ma L ha pelle d’elefante, ormai per lui, tirare un sassolino nel vaso è diventato un rituale a scadenza mensile, come le bollette, le paghi, in una continua ed imperterrita autoflagellazione. L è un sentimentale, non lo da a vedere, ma si innamora, spessissimo. In ogni sguardo, in ogni sorriso, in ogni taglio capriccioso di capelli che danza di fronte a lui. Non che non abbia avuto mai successo con le ragazze, intendiamoci, ma qualcosa dentro di lui, nel corso degli anni è maturato, si è inspessito. Innamorarsi alla prima occhiata per lui è facile, è fisiologico. Col tempo pero’ la paura in lui prevale e L sente un gran bisogno di fuggire, rinchiudersi in se stesso e rovinare qualcosa di meravigliosamente autentico che stava nascendo. E’ stata L, ben cinque anni fa, a ridurlo cosi’, accidenti a lei. La prima cotta, il primo amore, le prime esperienze intime che solo le giovani coppie sanno come rendere uniche. L è stata una stronza, a quel tempo, ora sono grandi amici e condividono un sacco di interessi, malgrado la lontananza fisica. Ma ora L non sta più nella pelle, ed è strano, molto strano. L l’ha folgorato, un lampo a ciel sereno, una mazzata nello stomaco. Non esiste niente di piu’ bello al mondo dell’immagine che ci si fa la prima volta della persona che si vorrebbe amare. Se poi, tra la prima volta e la seconda, passa un po’ d’acqua sotto i ponti, l’attesa mista all’aspettativa si fa ancora piu’ grande e la voglia di urlare ai quattro venti quanto è felice di aver ancora posto per qualcuno nel suo cuore, per L, è enorme. Ma tutto questo, L, non lo sa…

About bardanera

Figlio di Chernobyl, nato in una fredda mattina autunnale, Bardanera ha, da poco, tirato una linea di demarcazione tra il suo passato e ciò che sta costruendo. Musico, operatore sociale ed attivista libertario, ama i carciofi sott'olio, la musica celtica e suonare il banjo nudo al chiaro di luna. Odia il pop, le divise, e tutto ciò che rende la sua vita e quella degli altri una prigione. View all posts by bardanera

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